DEATH, REBIRTH, STARDOLL

Alle soglie dei 32 credo di poter dire di avere, finalmente, raggiunto una coscienza più piena e adulta delle mie scelte.

E' stato un anno carico- di emozioni, di cambiamenti, di cose.
Un anno di riflessione, di introspezione, di maturità.


Ed è una nuova nascita- una nuova, diversa me da festeggiare- in questo nuovo percorso, ieri notte coi festeggiamenti ci ho fatto le tre.
Ma sono molto orgogliona: i risultati parlano da soli


Non per dire, con degli occhiali così sono diventata amica pure di Gwen Stefani...


Parole Chiave: stardoll, rebirth, death

SCENE DA UNO STUPRO

Non permetto, normalmente, che il mondo esterno al mio ego invada il mio blog, ma di fronte ad alcuni capolavori senza tempo non si può far finta di niente.

Mi segnalano il nuovo portale turistico italiano, una tra le cose più urrende mai prodotte da mente umana.


Oltre ai testi da ProfessorKranzTedescoDiGermania (Non potete fare a meno di cantare un'aria di Rossini anche fuori dalla doccia? Una buona bottiglia di vino è il primo regalo che vi viene in mente da fare e da ricevere? Non appena esce un raggio di sole correte a comprarvi un nuovo costume da bagno? Davanti a un pezzo di parmigiano inziate a declamare poesie? Allora siete davvero appassionati dell'Italia. Senza parole), la vera chicca è qui.

Nella scena, da destra
Lui, un vecchio libidinoso, con la canotta e una patacca d'oro al polso.
Lei, che si guarda intorno con aria preoccupata (e vagamente schifata).
Gli altri, un tossico con gli occhiali da sole e D'Alema con il mocho.


Come dire Italia: il paese degli stupri.


Parole Chiave: orrori, italia, it, portale turismo italiano

31, CLUMSY AND SHY

Ho fatto un sogno molto brutto, mi sono alzata e sono stata male un giorno.
Tanto, sto male sempre per tutto, e mi sono abituata anche ad esserci abituata.


Eppure ho toccato quota 31, e ormai sarò sempre così. Sento solo il bisogno di inabissarmi a meditare, e imparare ad accettarmi, perché tanto non si cambia.

A breve, sarò 32, clumsy and shy- e non sarà cambiato nulla.


Parole Chiave: i went to london and i booked myself in at the ywca, clumsy, shy

NON C'HO PIU' IL FISICO

E' inutile nascondere la realtà: non c'ho più il fisico.
Vado a una festa (quella di Alpha Dog) a metà settimana, bevo tre vodka lemon, faccio le due e mezza e la mattina dopo non riesco ad alzarmi dal letto.

Evitando il triste epitaffio della giovinezza passata, di quando si usciva tutte le sere, si andava a ballare fino alle 6 tre volte a settimana etc etc etc

La pillola è ben più amara, il metabolismo non regge.


Dopo due OKI, alle 17.14 di pomeriggio, sono ancora uno straccio.


Parole Chiave: lemonsoda, invecchiamento, alcol, vecchiaia, vodka, saturazione, indebolimento

GRUGNITI INFORMI DELLA STEPPA (BERLINALE SPECIAL)

Ho visto la luce.
Era bello, bello meglio di Brad Pitt.
Bello, che assomigliava a Ken di Ken &Barbie.

Poi ha cacciato un suono gutturale, un grugnito informe delle steppe.
Tra la Pannonia e la Lapponia.


Fammi tua, Grogg- anche con la clava.

Berlinale cum Fila

unBEARable

Parole Chiave: berlinale, ken, steppa, barbie

BERLINALE, UBER ALLES (BERLINALE U-B'RA-LES)

Pioviccica, e la Berlinale parla di sesso, vagine dentate in ironici b-movies USA (ma perché esce robetta come Little Miss Sunshine e Teeth no??) o signore anziane (e che anziane, Marianne Faithful!) che vanno a fare le *maniste* nei sexy shop (sì, nel senso di mettere le mani in, diciamo, pasta).

Sono quasi le dieci, la sala stampa è in chiusura; ho una bistecca da mezzo chilo incastrata sopra il piloro, la panna acida che risale,
evviva l'amo-o-o-ore (dan dan)

Kreutzberg, sto arrivando.

Iwo Jima rende liberi

Lampadone e i tre Orsi

U-bahn Bal

Sweet home, Planufer@Kreutzber

Parole Chiave: berlinale, irina pam, marianne faithful, teeth

BERLIN, POTSDAMAAAA PLATZ

Faccio foto, tutte ugualmente brutte, alternando i mezzi che la tecnologia provvede- il cellulare, quando la gente mi guarda male, sulla U-bahn, quando mi vergogno;
la ftc digitale, quando mi sento rilassata, turista, e ho bisogno di più spazio.


Il cammino verso casa è rilassante, c'è un po' di ghiaccio, la stanchezza dei festival e la bellezza di Berlino.
A stunning beauty, dicono gli inglesi che sono qui in massa.

I film sono molti, troppi troppo brutti; le star poche, ma poi chi se ne frega.
Faccio pausa e mangio un bagel, saluto amici, mi faccio foto.

Sì moltissime, perché sono stupidina e vanitosa, e perché così divento una star e volo (tipo dopodomani insomma) a Hollywood e ottengo fama e soldi e poi muoio di overdose in qualche motel in Arizona.
A giusto proposito, oggi ho fatto la prima intervista (da intervistata) della mia nuova carriera.

Signori, per Al Jazeera- da trasmettere su Sky, di cui già mi vorgogno, in cui non ho detto le cose che volevo dire- ma ci ho pensato dopo.


Melrose aspettami, una settimana (dai facciamo due) e arrivo.

Lounging Pezz goes Arsenal

Il mondo è in balaustra

Natura morta con S-Bahn

Cinestar@Sony Zenter

Mondo Bagel

Parole Chiave: fotografie, berlinale, potsdamer, platz, bagel

CONSTATAZIONE DI INIZIO FEBBRAIO

Tempo di venti esistenziali, tempo di riflessioni un po' amare.
Tempo di incertezze, di dubbi e di tormente interiori.

Tempo di pensare alle noie esistenziali, a difficoltà del presente;
piccole gioie, e futuro incerto.

Tempo per verificare e restare a secco,
tempo, per prendere coscienza di fallimenti, rapporti umani incresciosi, sgravi emotivi e ineluttabili ingiustistie.

Ma sti cazzi di tutto, stasera su ABC ricomincia Lost!!!


Parole chiave: febbraio, starsdie, tonino carotone, lost

IT WILL END UP IN TEARS [#2]

È che mi guardi con quegli occhi grandi, dorati e acquosi-
Mi guardi, e non so più cosa dirti, perché negli anni, nella mente, ti ho detto tutto quello che avrei voluto.

E mi tocca in fondo al cuore, ma è un'emozione che scaccio via.
Quando mai abbiamo avuto una storia normale, noi;

perché nella vita non c'è niente di normale.


E ora che non sei qui, e mi restano poche risposte, e nulla più su cui equivocare,
Non posso fare a meno di pensare che, comunque vada, finirà in lacrime.

- domenica 04.02.2007, 19.35 -



Parole Chiave: normalità, gene loves jezebel

NON HA SENSO DIRLO DI NUOVO

But you have killed me
You have killed me

And there is no point saying this again
There is no point saying this again

But I forgive you, I forgive you
Always I do forgive you.


- mercoledì 31.01.2007, nella notte-


Parole Chiave: notte, you have killed me, werther

MERCOLEDÌ, 31 GENNAIO

Dovevo aspettarmelo- vero.

Ma sono sempre troppo ottimista, anche quando vedo nero;
O forse è il nero a non bastare mai.

Ma di fronte al fondo, al nulla, al silenzio,
all'esibizione della noncuranza, dell'indifferenza-


Beh, per tutto quel buco enorme di amore e di amarezza che ci ho buttato dentro, e per così tanto tempo


un po' male me lo fa sempre.


Parole Chiave: amarezza, rumba del cappone, silenzio