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15/12/05

LA RUMBA DEL CAPPOTTO

Giovedì, ore 8.41.
Nel bagno c'è qualcuno che mi guarda.
Mi lavo i denti e sento la tenda blu-Ikea (blu svezia insomma, un bel blu trucido da mare del nord abbondante di plancton) che fruscia.

Come ogni essere umano normale e non toccato da alcuna forma di paranoia ossessivo-compulsiva, resto 3 minuti in contemplazione. Poi mi armo di un valido strumento di difesa (indispensabile in uno spazio di 2 metri x 4), Infasil deodorante spray no gas, tiro via con gesto ladyoscaresco la tenda della vasca.
Nulla.

Mi guardo intorno, con sospetto. Mi lancio sul mobiletto dei bagnoschiuma, selvaggia come una lince. In uno spazio di 96cm di altezza, 35 di lunghezza e 20 di larghezza, diviso da tre mensole, possono celarsi pericoli inimmaginabili.

Nulla.

In un attimo rapidissimo, mi attraversa la testa il pensiero (appena accennato e confuso), di essere una emerita deficiente.
Ma passa subito, e resto i successivi 12 minuti che mi separano dal confine-massimo-di-fine-utilizzo-bagno (le 9) seduta a bordo vasca, a cercare di ricordare il pensiero appena andato.

Se mi lasci non vale.



Canzone del momento: Mutter // Rammstein

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